Majorino dice di non essere intollerante sia verso il lavoro svolto precedentemente che verso i membri di Cl: mi chiedo, allora significa "viva la Moioli" e "viva i dirigenti", incluso quel Salvato lì con uno dei famosi sitpendi d'oro coi quali la Moratti ripagò la Cricca Laida dei voti ricevuti?
Giova ricordare, visto che non sembra averglielo tributato correttamente il Majorino, che finora sono stati gli operatori dei servizi sociali a occuparsi di dare assistenza a persone in stato di bisogno, per quanto possibile tra tagli e dirigenti incapaci: gli stessi con cui va a braccetto l'assessore perché lui dialoga con chi è di Cl(!).
Deo gratias, l'esponente del Pd dice che innoverà l'accoglienza agli immigrati, si curerà di famiglie, disabili, anziani e promuoverà l'assegnazione di case e sussidi anche alle coppie gay. Nonostante la sua vocazione intellettuale (ma anché lì, è una graziosa fanciulla, la ghost-writer che scrive drammi e romanzi per lui) al tristanzuolo va benissimo l'idea di famiglia alla Ruini, mentre tutti sanno che ormai l'istituzione è quanto mai liquida: parlare di famiglie in questo senso è un crimine verso i nuclei monogenitoriali (dove il genitore è quasi sempre una donna), le convivenze, le condivisoni, i puzzle che questo schifo di vita costringe a creare per avere un tetto e un letto. Quanto a disabili e anziani, parlarne genericamente è da politico del menga, senza un briciolo di accenno a servizi esistenti o da proporre. Il Majorino sembra un bravo boy-scout: sciura, ghe pensi mi! Sì ma, testina, fai il professionista, oppure dimettiti che i Servizi Sociali non ti devono servire da trampolino per i tuoi sporchi giochetti...
Esagero? Il nuovo capoccia di largo Treves, parlando dell'operato pregresso in assessorato difende, tra l'altro, il bonus bebé, una mera pratica assistenzialista: non un servizio, né un diritto, ma un contentino occasionale, in denaro, dettato da calcolo elettorale e compassione. Sussidi che sanno di elemosine. Dice il neoassessore che da fuori lui non capiva simili misure: allora in commissione politiche sociali del comune cosa ci stava a fare? Quando nel 2009 quella commissione, Majorino compreso, visitò il dormitorio pubblico di Milano in viale Ortles e i giornali riportarono il giudizio evidente che due assistenti sociali fossero pochi per quasi 600 utenti, dopo non cambiò nulla. Lavoravo per la cooperativa in supporto al personale comunale di Ortles e avevo sperato in uno spiraglio. Ma l'unico che ho visto, alla fine di quel periodo, è nella foto che apre il blog (che purtroppo non è presente nella versione per smartphone): uno spiraglio che dà sul mare d'Istria, raggiunto dopo essermi licenziato. E Majorino naturalmente si dimenticò di Ortles...
Mi chiedo se ora il neoassessore avrà mantenuto i 3 addetti stampa che aveva la Moioli. Per carità, una era bravissima: ma che ci azzeccano 3 addetti stampa coi servizi sociali? E poi indaffarato com'è, Majorino ora ha il portaborse, a 5000 euro al mese... Prove tecniche di Montecitorio.
L'assessore dei temporali esalta il piano anticaldo, una vetrina politica inutile: accenna al pre-esistente elenco di anziani fragili (alcune migliaia, mentre la popolazione senile è ormai di un milanese su 4) e al fatto di aver smembrato il pranzo di ferragosto, sì da averlo derubricato da passerella elettorale: benissimo, ma guarda caso Majorino ammette che andrà in vacanza il 16 agosto.
Quel che più mi sconcerta, visti i proclami del
baffetto per combattere il precariato, è che per il piano anticaldo
anche quest'anno il comune di Milano ha assunto assistenti sociali in somministrazione con un livello più basso di quello di legge. Non si tratta tanto di soldi (capirai che risparmio per le casse civiche, qualche centinaia di euro): l'art. 44 del codice deontologico della professione stabilisce che "
L’assistente sociale deve esigere il rispetto del suo profilo professionale, la tutela anche giuridica nell’esercizio delle sue funzioni professionali...". Come scrissi in
un post, l'anno scorso accettai quel livello C, da amministrativo nel contratto Enti Locali, pur battendomi per ottenere un briciolo di giustizia. Invano. Ma c'era la Moratti. E ora, cos'è cambiato? Però c'è chi mi sputa i semini d'anguria addosso perché faccio la fame e da bravo don Quijote (in milanese si traduce pirla) ho preferito non accettare l'offerta di lavorare per il piano anticaldo 2011. Ho osservato la deontologia professionale. Anche se sono stanco di fare l'assistente sociale disoccupato. Tanto vale fare il disoccupato e basta.
Quando ho saputo che ai Servizi Sociali avrebbero messo Majorino, ho avuto i brividi: passi per la mia - e non solo - cronica disoccupazione, ma che ne sarà del sistema dei servizi, già bombardato duramente dal duo letale Moratti-Moioli?
Perciò, davanti a questo avvezzo trombone (che nell'intervista fa tutto l'accorato per Filippo, dopo averlo scaricato bellamente su Facebook), non mi pento e anzi rivendico che quando, qualche mese fa, in piazza Scala si lanciavano verdure marce contro palazzo Marino, dominato ancora dalla carampana, io invece mirai solo a Majorino: una foglia di lattuga può capitare, sulla guancia di uno che si definisce "scrittore per passione", quando passa davanti a un compilatore per disperazione...