Beffe da precari (per mail)

Fino agli anni '90 pareva faticosa la ricerca del lavoro: procurarsi i giornali con gli annunci, leggerli, telefonare, comporre lettere e curriculum, al massimo con l'ausilio della macchina da scrivere, per poi spedirli o consegnarli di persona... Sperando infine nel traguardo di uno straccio di colloquio.
Oggi grazie al web è tutto più comodo. Se non fosse che, tanto banale quanto drammatico osservarlo, la ricerca di lavoro diventa una sorta di professione essa stessa, un'azione che non cessa mai - salvo arrendersi, specie se si è del Sud e donne. La rete aiuta, allora vai di siti specializzati, job-alert, iscrizioni a banche dati, preventivando però le buggerate. Una la allego qui perché, oltre ad ispirare questo post, mi ha davvero sfracicato i cosiddetti: "Diventa una presentatrice di prodotti di bellezza!". Con cadenza quasi settimanale, Jobrapido.it segnala (cioè incassa sulla pelle di chi cerca lavoro) questa opportunità. Né ci si può cancellare dalla mailing-list, collegata agli avvisi di lavoro del sito, per fortuna un po' più pertinenti.
Infojobs.it, un altro sito specializzato, ha i pregi di una nutrita varietà di offerte, il potersi candidare in linea, vedere quanti si sono proposti, ma anche alert beffardi. La mail titola trionfale, aprendo col proprio nome di battesimo, che cercano candidati col proprio profilo. Ahinoi, non è proprio così: la ricerca o è rivolta a un solo sesso (l'altro) in violazione della legge 903/1977, oppure alle categorie protette (non ho scritto che sono invalido sul mio profilo) o a giovani neolaureati - ehi, ho 42 anni! - o in ogni caso a qualifiche lontane anni luce dalla propria.
Eppure altri non compiono lo stesso errore, limitandosi a qualche imprecisione,  segnalando nel complesso offerte mirate e numerose: penso a Bachecalavoro.com e Jobcrawler.it. Certo, Infojobs non è l'unico ad annoverare annunci discriminanti sul sesso e, duole ammetterlo, forse è anche meglio, perché evita di mandare curriculum inutilmente, come ben sanno i maschi con profili nel sociale. Personalmente ho scritto a Infojobs lamentandomi, come pure nei loro questionari di gradimento, ma, se e quando ho avuto repliche, erano piuttosto laconiche e inutili, al limite della risposta automatica.
Menzione d'onore andrebbe a Lavoratorio.it, un sito che offre diversi ed interessanti approfondimenti soprattutto con un'anima etica: gli annunci vengono controllati, rifiutando quelli truffaldini (che non mancano altrove), rispettando la legalità. Purtroppo così il ventaglio di offerte è ridotto; inoltre, a meno di usare Adblock Plus, ogni annuncio diventa visibile solo dopo aver aperto forzatamente un pop-up, anche se degli approfondimenti di cui sopra.
Mi rendo conto, spesso questo blog non dà un aumento di conoscenza e chi vivrà la stessa situazione non apprezzerà certo di rileggere un già vissuto. Però, sfogarsi serve (almeno a me!). E grazie a chi ha contribuito a raggiungere le 30.000 visite a questo sito!

Ps Non pervenuti perché rarefatti: lavoro.org e cliccalavoro.com

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