Anti Fifa

I mondiali di calcio volgono finalmente al termine. Grazie alla rete è giunta anche a noi eco delle proteste, che sono continuate anche dopo l'inaugurazione, nonostante il silenzio colluso dei media nostrani, tolti il Fatto, RaiNews24 e pochi altri. Del resto, un movimento anti-Fifa si era già formato, tanto che manifestazioni in Brasile se ne erano avute: la foto qui a fianco è scattata a San Paolo il 26 gennaio 2014 (tratta da grr.rai.it).
Al Jazeera si domanda se l'anti-Fifa rappresenti l'inizio di un nuovo movimento internazionale. In fondo proprio dal Brasile era partito quel pensiero comune ribattezzato "no-global". Che oggi si parli di "anti-global" o altro, quel che importa è che c'è un dire un "No!" che tocca diversi paesi, che supera le miopie locali, come la nostrana.
Comunque, per me moralmente in Brasile ha vinto la nazionale dell'Algeria: ha donato tutti i guadagni ai bambini di Gaza. Ancora ieri notte, la città palestinese è stata bombardata da Israele. A Roma, ieri sera giovani ebrei assalivano chi veniva trovato a indossare la Kefiah.
Personalmente sono contento che ci sia chi non ha fifa di lottare, ancora, di nuovo, per la prima volta. Sono passati 13 anni dalla morte di Carlo Giuliani. Aveva visto una pistola e voleva combatterla con un estintore. Una pistola brandita da una divisa, indegna. Qualcuno provi a insinuare che i black bloc della foto fossero infiltrati della polizia. Qualcuno provi a dire che Acab è una sigla sbagliata, ora che i poliziotti "presenti" alla morte di Michele Ferrulli sono stati assolti. Questa sera a Milano c'è una puzza tremenda, ad andare in giro; la fifa di mettersi per strada, con birra, musica e amici, perché si può morire per strada, per colpa della "natura"... Il brano in chiusura è una minuscola dedica a Michele e alla "sua" coraggiosa Domenica.
da "Pazzia notturna per le strade", Charles Bukowski