La divisa del tranviere

Gli scioperi degli autoferrotranvieri dell'Atm non sono certo visti di buon occhio, ma al di là di un'unità sindacale latitante che porta a una concorrenza insipiente, resta che la situazione dei conducenti meneghini non è delle migliori. Un esempio viene dalla distribuzione delle divise. Che non c'è. Ora per esempio dovrebbe essere fornito il kit invernale, ma in azienda non hanno freddo. Così, il tranviere cosa fa? Dopo aver atteso invano, compila un modulo, una "informativa" dove comunica che se non riceverà il vestiario di servizio, userà i propri indumenti. Tempo due, tre settimane e gli arriva il kit. Il fatto è che da su "ci provano". A togliere diritti, a cercare di indebolire un insieme di lavoratori ancora in numero massiccio e che svolgono un servizio essenziale.
Il caso delle divise è già risolto, in realtà. Da gennaio o giù di lì dovrebbero arrivare quelle nuove. Come mai? Ma per l'Expo, mon dieu! Gira già qualche disegnino, mi pare, ma sicuramente saranno tenute altisonanti, manco fossero da aviazione, adatte certo per contesti tipo la 90 alle 3 di notte.
Scrivo queste righe pensando a chi, contestando il governo, è stato manganellato ultimamente a Roma e Brescia. La polizia ha infierito su lavoratori e cittadini, cioè chi li paga. Non è schizofrenico, amministrare uno Stato e massacrarne, mi viene da dire a questo punto, i sottoposti, i sudditi? C'è uno scambio da azionare, così non va, chi vuole altri Stefano Cucchi? Date le divise  a tutti i tranvieri, ma toglietene qualcuna tra le forze dell'ordine!

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