Fleisch für Würmer

Non sarà tradotto bene però "carne per vermi" è rivolto al demoniaco Bundeskanzler. Definirei al maschile tutte le donne che, ricoprendo ruoli di potere, omettono magnificamente la giustizia sociale, pari opportunità comprese.
La locuzione del titolo mi è balenata in testa vedendo il dittatore che ciula l'Europa, tempestivamente accorso in Austria dopo il ritrovamento del camion con 50 rifugiati morti. Nonostante, qua e là, censura sul marchio dell'automezzo, è palese che fosse adibito al trasporto di carni. Ma non ci sarebbe da stupirsi, pensando che se l'Europa dev'essere un inferno per chi la vive, figuriamoci per chi innocente scappa da guerra, fame, morte, vendette. La foto a fianco, del Carnevale di Viareggio, come le carni sopra, non necessita di commento. Anche se... Avendo guidato in passato furgoni refrigerati, mi chiedo come si possa pensare di rinchiudere decine di persone in un luogo coibentato per temperature da surgelati e perciò privo di aerazione. L'unico foro di solito è nel pavimento, di scarico per eventuali liquidi. Da lì, i primi poliziotti che hanno trovato il carro hanno riconosciuto liquami di decomposizione corporea. Dicono le notizie austriache che gli agenti, anche i più esperti, siano rimasti sconvolti. Ma non credo a Merkel quando dice di esserlo lui. Si appella all'Europa come se costui non fosse il tenutario del bordello dell'infelicità. Invece, il suo ruolo malcelato di Kaiser è colpevole, è da condannare la mancanza di volontà di cambiare il protocollo di Dublino e la notizia della recente sospensione, proprio tedesca, del Regolamento si riferisce solo a un gruppo, folto ma isolato, di profughi. Cambiare il protocollo è necessario più che mai, come istituire canali legali di ingresso o l'Europa per molti resterà solo un cimitero.
A volte non scrivo per settimane perché mi sembra nocivo ripetere idee che non avranno mai carne. Così come mi appare inutile citare le colpe del nostro Paese, dove i rifugiati sono un affare legale e illegale. I diritti soprattutto umanitari sono molto romantici da leggere. Infatti, roba buona per rimanere sulla carta.
Riposate in pace, poveri del mondo.

Bentornato Gian Maria!

È con colpevole ritardo, ma non meno viva e vibrante soddisfazione, che voglio complimentarmi con il meraviglioso Gian Maria Volonté nel suo nuovo ruolo. Il film "Quirinale" è un sicuro successo al botteghino e Volonté, con quel capello bianco simil-saggio, quella familiarità da marcello pera in mutande, quell'aria demente da "mi sono perso e non so manco l'inglese", lo interpreta come solo lui poteva farlo. Che dire poi dei gustosi siparietti, come con la regina inglese, dove lui, orfano di traduttrice, pare il maroni di Crozza, e la vegliarda che pure lo apostrofa affettuosamente con un bel "you're very fresh!" (trad. "A FRESCONE!"). Non voglio approfittare della ipotizzata depenalizzazione del vilipendio del PdR ma mattarella pare un quaquaraquà, uno che sembra tutto e soltanto un vestito con qualcosa dentro. Sarà il gioco delle parti, dopo "il papa" (alla michele greco) buono, devi mettere in scena un ominicchio che ruba il mestiere ai comici, perché sarebbe tautologico fare battute su un tizio già ridicolo di per sé.

Naturalmente mi scuso per Gian Maria (per sergio no, ovvio) ma 'ste righe mi frullavano in testa da troppo tempo e ogni volta che vedo il presidente penso con affetto a Volonté, a come avrebbe impersonato bene il dramma di una banderuola, perché questo Quirinale sembra un film tragico diretto da Franco Rosi. O, forse più tristemente, quando vedo mattarellae, rifuggere nel ricordo malinconico di Gian Maria è molto più sano. Con Volonté si può piangere, come fece lui stesso quando vide girare il proprio funerale, nel finale di "Un uomo da bruciare" o come capitava a chi non poteva che restarne folgorato, come la comparsa romana nel ruolo di guardia, durante l'arringa di Vanzetti ("e be' me commuove questo...") o il doroteo Martinazzoli, nascosto in un angolo a lacrimare, alla fine della proiezione de "Il caso Moro". E ora vado a fare un po' di catarsi anch'io sulle immagini del funerale di Gian Maria Volonté dove furono dette le frasi che seguono. 
Aggiornamento: è il 2018 e il video è stato rimosso! Lascio il link comunque, non senza rabbia e malinconia...

Ho fatto cinque film con questo grande attore. Insuperabile per l'adesione ai progetti, che accettava solo quando trovava ragioni di coinvolgimento morale (Franco Rosi)

Scusaci... Non ti siamo stati abbastanza vicino (Omero Antonutti)

...Tutto il tuo coraggio e... E sempre la tua speranza che... qualcosa cambiasse... che... hanno affaticato il tuo cuore. Adesso tocca a noi, ciao...  (Renato Carpentieri)

Bologna rossa di vergogna

" Credevamo di assistere alla svolta di un Parlamento, di un Governo che dopo

decenni si era accorto della sua storia, fatta di centinaia di morti per terrorismo e stragi e di famiglie a cui è stata stravolta la vita e sospeso il diritto alla verità e alla giustizia. Credevamo di essere testimoni del fatto che i “tempi fossero maturi” per cambiare, per invertire il senso di questo perverso e inquietante sistema che nega alle vittime pure i risarcimenti. Ma un cambiamento a metà, non è un cambiamento, bensì un modo per continuare – da parte di chi ne ha interesse - a conservare il vecchio sistema con metodi diversi. Vi chiediamo solo di mantenere le vostre promesse: risarcimento e indennizzo per le vittime, introduzione nel codice penale del reato di depistaggio, e la reale declassificazione delle carte sulle stragi da parte di ministeri e servizi segreti.
Noi non ci arrendiamo. Ieri come oggi chiediamo a tutti i cittadini di sostenerci nella nostra battaglia firmando questa petizione indirizzata al Presidente del Consiglio perché il Governo rispetti le promesse fatte negli anniversari della strage ai familiari delle vittime."
Associazione tra i familiari delle vittime del 2 agosto 1980  

A questa petizione aderiscono le associazioni tra i familiari delle vittime delle stragi del treno rapido 904, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, via dei Georgofili.