il mio 2 giugno

Il torneo europeo di calcio mi piace come fenomeno, ma quando penso all'etica rabbrividisco. Cos'è oggi l'Europa? Ogni tanto qualche crisi, la Grecia, la Gran Bretagna. E noi, tutti questi tricolori a nastro mi inquietano. Cosa avremmo da festeggiare? Il nostro paese è allo stremo. Non è pessimismo inveterato, destrismo da maturità pre-decadimento, è evidente io credo a tutti.
Potrà essere onorevole perdersi in falsi problemi, come eliminare una camera legislativa quando le scuole vanno a fuoco mentre le riparano, quando i fiumi uccidono, quando miseria, malessere, lavoro defunto e disperazione fino all'illegalità mietono sempre più vittime.
Quando vado in giro, mi meraviglio di come tutto sommato tutto funzioni a sopravvivenza. Ammiro chi muove la macchina, gli autisti, i soccorritori, i poliziotti, i vigili, i sanitari, gli insegnanti, perfino gli assistenti sociali  :D. 
Il 2 giugno mi sono trovato ad accendere un lumino. Ho chiesto a Gimp di essere un po' emotivo, quel che conta è che ho pensato a chi per questo cacchio di paese c'è crepato. Anche solo per arrivarci. Il sogno italiano da zombie è un incubo.
Ho tenuto quella bella fiamma un po', perché quando vedo il rosso sul tricolore, penso a chi ha pagato caro, anarchico o moderato che fosse. Certo, per un anarchico la bandiera più bella è quella che brucia, e metaforicamente io le incenerisco queste banderuole calcistiche. Poi magari a ottobre se ne riparla, di amore per il nostro paese, col referendum che caccerà via qualcuno da Palazzo Chigi.

Santi Valdesi

Poco lontano dagli uffici del giudice di pace, c'è il Tempio Valdese. Sfrattato a suo tempo da Missori, per la moderna vocazione tutta meneghina volta a distruggere senza avere memoria, questo edificio per me è incantevole, un tuffo in un altro mondo, spoglio com'è, essenziale, coi finestroni da cui casca luce. 
La chiesa Valdese, insieme a tutti noi, vedrà oggi un nuovo sindaco. La sensazione, a prescindere dai due candidati, è pessima e mi piacerebbe che i politici prendessero esempio proprio dai Valdesi. Che non spendono nulla per il culto, almeno dall'8 per mille. Il loro è laico, trasparente perché da sempre documentato e rivolto a progetti sociali, qui e nel mondo. Bello no? Si è ancora in tempo per destinare fiducia a chi, penso, la meriti. Tra l'altro con il nuovo 730 online dovrebbe essere ancora più semplice.
In via Sforza a settembre sarà pronto il prezioso organo, in restauro da tempo. Sì, ce n'è voluto perché i Valdesi si sono autofinanziati per l'opera. Un po' il contrario dell'Expo, mi pare e della politica, che troverà sempre il modo di sfamarsi legalmente e non.
Una volta non si costruiva più in alto della Madonnina. Per ovviare al sacrilegio, Pirellone, Palazzo Lombardia e altre oscenità del genere si sono dotati di finte Madonnine, quasi come si fa con nozze riparatrici. Quanto rispetto...
Milano ha quasi un nuovo sindaco. E tante nicchie storiche, che si ricordano, eccome se lo fanno, basta solo ascoltarle.

- "Mi scusi, ma voi Valdesi quando entrate o uscite dalla chiesa, vi fate il segno della croce?"
- "No, noi quelle cose non le facciamo..." :D

Viva il giudice di pace!

Il Comune di Milano è tra le amministrazioni che, per far cassa, emette multe per non aver comunicato chi era alla guida, in caso di contravvenzione al Codice della Strada, anche se già saldate (art. 126 bis), il che è iniquo: pagare, specie in misura ridotta, significa acquiescenza a quanto indicato nel verbale iniziale, che presume che proprietario e trasgressore coincidano. 
Mi è successo l'anno scorso, tra l'altro per aver superato il limite di 5 km/h. Pago nei primi 5 giorni. Poi mi arriva il secondo verbale, che, pensa! è correlato a un altro che non ho mai ricevuto e indica come luogo della contravvenzione gli uffici di via Friuli 30 - un edificio in cui scorrazzano auto? Ad ogni modo, ricorro al prefetto ma quello rigetta perché ho già pagato la multa. Decido di chiedere aiuto al giudice di pace. Alla fine non mi ha dato ragione, perché non avevo copia del ricorso dove spiegavo bene la vicenda. Però, intuendo il fumus boni iuris, ha riportato la sanzione alla cifra iniziale (non il doppio, come previsto quando il Prefetto rigetta), ordinando in sentenza il pagamento rateale. Questo mi ha ripagato moralmente, soprattutto per l'atteggiamento dell'avocato del Comune, che mi ha trattato come un cretino, cambiando la cronologia degli eventi (per ben 3 volte) e riportando i fatti a sua squisitissima opinione. Doveva aver letto le carte in fretta, ma quando se n'è uscita con la frase "Ma chissà se glielo fanno l'Isee" (ai fini della rateizzazione) sono trasalito. E che sono un paria? Capisco che se ti hanno messo a trattare multe non devi proprio essere una principessa del foro alla Ghedini e io, per convenienza se no manco ricorrerei, non ho patrocinio legale, però sono sempre un cittadino. E forse contribuisco anche al tuo stipendio, guarda un po'.
Caso mai dovessi ricorrere davanti al prefetto contro questi atti al limite del criminoso, prima di impugnare, ti consiglio di chiedere il modulo del ricorso in via Friuli 30. Non compilarlo subito ma fallo con calma, consulta la rete e studia bene cosa scrivere. In caso di più verbali, indica come primo quello che contesti: il frontespizio dell'Ufficio, con lo stemma del Comune a tutta pagina, riporta infatti solo il numero di quello di cui scrivi all'inizio (e gli altri all'oblio). Visto poi che una volta inoltrato il ricorso non lo vedrai mai più, fotocopialo prima di presentarlo. Se dovessi considerare di provare col giudice di pace, sarà molto utile per far valere le tue ragioni e, se io lo avessi avuto, forse ora non avrei quasi 300 € da sborsare (Sì, 300, grazie Pisapia).
Bene, ne ho di motivi per non votare. Non bastasse la foto sopra, che non chiede commento.