ma lei ha corso

Non mi rallegrano le Olimpiadi, col loro senso di pace mancata, con un paese come il Brasile dilaniato dopo aver assaporato l'illusione di una politica sana. 
Però mi sono appassionato alla gara di Mountain bike femminile, in cui la polacca Maja Włoszczowska ha vinto la medaglia d'argento, con un entusiasmo maggiore della prima classificata (con cui peraltro s'è complimentata gioiosamente).
Quella di Maja è infatti una vittoria morale, perché in vista dei giochi di Londra aveva avuto un brutto incidente in allenamento, riportando la rottura dell'anca e un ciaone alle Olimpiadi del 2012. Nonostante questo, tra cure e grinta è tornata sulla bici e ha pure scritto un libro, "Szkola zycia", "scuola di vita" in cui racconta come lo sport sia la sua passione, che le ha fatto conoscere persone e luoghi, che le ha insegnato che con pazienza e determinazione si può fare (quasi) tutto. La sua non è una biografia ma la narrazione di felicità sul podio e fatica, dolore, lacrime, ferite, ospedali e la lotta contro le avversità. Perciò vincere non è tutto. Be' questo almeno dice la recensione, per ora il libro è solo in polacco. 
Maja adora la cucina italiana e la sua prima bicicletta era blu. Di queste olimpiadi mi ricorderò la sua semplice, umile gioia, lo spirito leggero di chi comunque ha voluto esserci e alla fine ha corso.

monopolio del terrore

A pensarci bene, il monopolio del terrore su grande scala sarebbe ben altro ma voglio sfogarmi per qualcosa che ritengo abominevole. Se c'è un immagine che turba quasi chiunque è quella di un bambino morto. La visione di una piccola bara bianca a me personalmente uccide il cuore. E sono in buona compagnia, visto che quando discuto di questo insulto fotografico rilevo solo indignazione. 
Complimenti all'Agenzia di Dogane e Monopoli, putain delle multinazionali del tabacco, che con questa tragica pensata gli fornisce l'antidoto alle onerose cause legali da parte di tabagisti ammalati. Gli manderei la mia di foto e ci possono anche scrivere: "Lui fuma da 30 anni: non sa cosa lo aspetta!". Non lo so? Nella Milano socialista di quando ero bambino c'erano le campagne scolastiche, con Dino Meneghin a farci capire dall'alto dei suoi 2 metri che lui, lui non aveva mai fumato.
Ma non mettete una bara bianca. Non usate i bambini, quando poi ve ne fregate in generale, che siano rifugiati o nati qui: in Italia sono un milione i piccoli che vivono in condizioni di povertà assoluta. Qualcuno sta uccidendo il futuro di tutti.
Il mio tabacco costa circa 6 euro ma senza tasse verrebbe 1,5(!). Lo stato straguadagna da qualcosa che poi indica ossessivamente come nocivo, coi suoi schiavetti alla Sirchia e Veronesi che, più che aver lottato contro il tabacco, hanno pensato a intascarsi soldi su soldi. M'immagino poi l'assalto al numero verde contro il fumo. Intanto, per farla franca il Governo s'è inventato gli aumenti scaglionati dei tabacchi, così è più indolore, pazienza se poi tabaccai e clienti impazziscono per continue variazioni di prezzo.
Va be', me ne accendo una, ho letto che il fumo previene la malattia di Parkinson, ma insomma, mica ci devono dire proprio tutto, no...