viva l'omeopatia!

L'omeopatia è una cartina di tornasole della nostra società: reietta, proibita  eppure così usata. Siamo in 7 milioni ad usarla e molti la scelgono per il passaparola - per forza, persiste il divieto a farne pubblicità. Eppure 20 mila medici italiani, per lo più pediatri, ginecologi e Medici di Medicina Generale prescrivono farmaci omeopatici. Quindi, i farmaci funzionano. Non si sa come facciano ad essere efficaci? Oh... Ma questo succede per buoan metà dei farmaci ufficiali. 
In rete, da dove ho preso questi dati, ne trovi tantissimi, come la Francia che riconosce l'omeopatia, un suo marchio leader vende in 80 paesi nel mondo o come il fatto che la ricerca, proprio su questo tipo di cure, le fa vivere. Ma è come il petrolio: devono venderci le aspirine, i tavor, il ritalin, quella roba lì insomma.

Per me la cosa più sconsolante non è solo trovare il farmacista barricato nel negozio (ma lo capisco), le persone in strada disperate perché rimbalzate dal pronto soccorso ("se sta male ancora torni domani"), ma aprire la scatola del farmaco omeopatico e non trovarci scritto niente, NIENTE! Posologia, avvertenze... Arrangiati! Di solito nei farmaci ufficiali trovi dei papiri che quasi nessuno legge per intero (e meno male). Quando compri un farmaco omeopatico, devi cercare in rete tutte le istruzioni. Pazienza, io come ho bevuto lo sciroppo ho smesso di tossire. E fumo pure!

violenza contro i servizi sociali

Stasera in trattoria c'era un tizio che ha accoltellato un mio collega tempo fa. Era bello tranquillo a scolarsi mezzo litro di rosso; io ero sereno, a mangiare c'era anche una guardia giurata. Armata.
Giorni fa ci siamo trovati alla porta del dormitorio il dj, il basco impazzito che picchiava la gente per strada, lo abbiamo mandato via con molta cortesia. Sere dopo un rifugiato ha preso a catenate un altro collega e per fortuna anche stavolta non è andata malissimo. Per fortuna e perché il collega lavora da parecchio nei dormitori.
Le aggressioni agli operatori sociali sono numerose e il disfacimento del paese ne è la prima causa. Non fanno notizia, spesso, ma le condizioni di lavoro e di aiuto sono al limite della sopravvivenza ed è normale che chi è deputato a dare un aiuto si veda bersaglio del malessere diffuso. Le notizie del collage sono di quest'anno, gli ordini professionali lanciano gli allarmi ma a seguire le segnalazioni ad esempio di Vittorio Zanon (un cyber-assistente sociale :) le violenze proseguono. Così l'interrogazione di Piazzoni e Zampa (Pd) è stata buona ma probabilmente le priorità di governo sono altre (tipo, fare le valigie).
Quando mi minacciano mi viene da ridere, tante ne ho sentite, ma è un riso amaro. Gli assistenti sociali si sono visti puntare addosso pugni, calci, benzina, coltelli, machete e pistole. Prima che ci si decida a far uscire dal coma il welfare e a dare più sicurezza a chi lavora in trincea, ci deve scappare il morto?

Contro il suicidio

Si dovrebbe rimanere in silenzio quando si è a lutto. Non lo fanno i politici e anzi usano anche le bare come passerella...  Scrivo questo protestando contro la protesta più grande: il suicidio.
 
Quando ti ammazzi gli fai un favore. Uno in meno da sottomettere, da controllare.
Se rivolgi la rabbia contro te stesso, non sarai un ribelle. E forse, si sono risparmiati pure un tirannicida.
Quando non ti ami e ti odi al punto di soffocarti, stritolarti, avvelenarti, affogarti... è come se avessi risparmiato il lavoro ai tuoi nemici.
Quando ti fai fuori da solo, gli eviti di dover ripensare quel comandamento, sesto: non ucciderti. 
Non ti dico che la vita sia un dono: ma il tuo tempo, le tue azioni cordiali possono essere un regalo per chi incontri. Perché come mostra Confucio ognuno ha la sua bellezza, ma non tutti riescono a vederla.

Quando te ne vai in punta di piedi, senza disturbare, magari senza gridare al mondo che lo stai per fare, ci lasci di merda. E non mi scuso per la volgarità, anzi l'espressione mi pare pure eufemistica.
Non posso dirti "non farlo", ma ti chiederei: "perché?". Ed è quello che ci rimane, dopo, un perché grande come un oceano. E ci mancherai, di brutto, fossi anche Satana in persona.

                                                                               Riposa in pace Damiano.   

facebook, le voyeur

Ingenuamente quando, quattro anni fa, avevo aperto uno degli ultimi profili facebook (perché poi non resisto e mi cancello) avevo abilitato la procedura di "sicurezza" dandogli il mio numero di telefono. Guarda un po', come ho fatto l'accesso da pc mi proponeva due conoscenti, due persone cui avevo telefonato di recente, come amici. Mi sono inquietato e ho revocato la procedura. 
Ora ho già "macinato" altri due profili ma nel frattempo, appena telefono a qualcuno, passa qualche giorno e poi mi ritrovo il destinatario della chiamata come proposta di amicizia. Il divertente è che intanto fartbook mi chiede di continuo di offrirgli di nuovo il mio numero di telefono, ma io no, evito e sullo smartphone non ho installato l'app del guardone, quindi non ho autorizzato nessuna condivisione della mia rubrica.
Non so, la cosa è nota? È normale o forse la privacy è una pura finzione? Sembro risvegliarmi come un bimbino ingenuo, che non sa che nel bosco c'è un famelico mostro che attende il fragile cappuccio della nostra riservatezza. Ci si rassegna, ce n'è di magagne da ingollare. Ma fa male vedere come veniamo trattati da chi pretende di migliorarci la vita...

ciaone Renzi!

Come al solito, non scrivo nulla di eccezionale. Non c'è bisogno di citare quel ciula di Salvini per prevedere agilmente la vittoria del "No" al referendum e perciò la fine di questo governo, ma soprattutto, la scomparsa di quell'insopportabile bullo - come non ricordare, tra le sue chicche, la sera in cui si presentò in giubbotto di pelle al Parlamento, manco fosse stato un picchiatore da quattro soldi?
Allora, mentre si dice addio alla sonda Rosetta e a Caprotti, che sicuramente nelle loro esistenze hanno combinato di più del bischero, un bel ciaone ci sta al dottor Renzi (e ci vada piano con la polverina che non evita la sconfitta con quella roba). Non ci mancherà e sicuramente la cavolata del canone in bolletta ha suonato il  Dies Irae per il governo. A proposito, chissà a quanti, come a me, dopo aver fatto la trafila per dichiarare il non possesso del televisore, è arrivato ugualmente l'importo del canone nella bolletta elettrica. Sublime.
Così non ci mancheranno i Renzi, le Madia, le Boschi e le loro tresche affaristiche sotterranee. Oh certo, il figuro cercherà di non scomparire, sognando di fare magari il Bignardi da qualche parte. Intanto però sparisca presto, appena appare in televisione si solleva un oceano d'odio. E poi chi ci daranno? Qualche pupazzo, come al solito, però intanto è bello godersi il sunset boulevard del venditore di narcisismo patologico.