come film

Giuseppe Pinelli: "Sbatti il mostro in prima pagina".
Falcone e Borsellino: "Highway men-L'imboscata". 
Edo e Sole: "Sacco e Vanzetti".
Mauro Rostagno: "Uccellacci e uccellini".
Pier Paolo Pasolini: "Gli ultimi tre giorni".
Daniele Luttazzi: "Gesù di Nazareth".
Maurizio Crozza: "Taxi Driver".
Sergio Mattarella: "Il piccolo grande uomo".
autostrada A3: "Highway men - I banditi della strada".
francesco cossiga: "Il pianista".
giulio andreotti: "The Matrix".
natangelo: "Maledetti vi amerò". 
ferragnez: "Operazione San Gennaro". 
elsa fornero: "Halloween" (tutta la saga).
massimo galli: "La grande abbuffata".
roberto buDrioni: "Histoire d'O".
andrea crisanti: "Il settimo sigillo".
vincenzo de luca: "Terminator".
roberto speranza: "L'esorcista" (tutta la saga, scopiazzature comprese).
mario draghi: "Shining".
gigggetto di maietto: "Forrest Gump". 
giuseppe conte: "Jeeper Creeper" (tutta la saga). 
mario borghezio: "Venerdì 13" (tutta la saga).
renato brunetta: "Freaks".
alessandra mussolini: "Il corpo della ragassa".
giorgia meloni: "Amore tossico".
matteo salvini: "Nosferatu, eine Symphonie des Grauens". 
giuseppe sala: "It".
giuseppe grillo: "Il grande dittatore".
piefrancesco maran: "It: Chapter Two".
pierfrancesco majorino: "Febbre da cavallo".
flavio briatore: "Moana" (miniserie televisiva). 
vittorio sgarb0: "Il senso della vita".
partit0 dem0cratic0: "Salon Kitty".
cosa nostra: "Così fan tutte".
camorra: "Sodoma e Gomorra".
sacra corona unita: "Vieni avanti cretino".
'ndrangheta: "Antichrist".
benjamin netanyahu: "La setta dei tre K". 

assistenti sociali ordinati

 In questi giorni si stanno svolgendo le elezioni di consiglieri, presidenti e revisori contabili dei diversi ordini regionali degli assistenti sociali. Chi scrive appartiene a uno di essi ma non voterà. Perché?
Perché non riesco più a credere nella delega.
Non voto perché l'ordine "professionale", covid a parte, sembra essere così lontano, salvo farsi vivo per richiedere il pagamento della tassa annuale e, per chi è più "fortunato" (partite iva e dipendenti pubblici), dell'assicurazione per la responsabilità civile in servizio.
Non voto perché la formazione obbligatoria per gli assistenti sociali si è arenata, offrendo corsi, sebbene gratuiti, raramente interessanti, con formatori spesso improvvisati, per non parlare dei corsi a distanza, con apparecchiature usate, anzi, abusate, rendendo certe lezioni da convenzione di Ginevra.
Non voto perché gli ordini professionali sono un'invenzione fascista.
Non voto perché la nostra categoria, già bistrattata, con un'immagine diffusa pessima, e vizi come demansionamento e bassa remunerazione, non ha nessuna advocacy presso le istituzioni, che ne ignorano bellamente qualsivoglia appello, tanto da ritrovarsi tra le professioni ancora obbligate all'esame di stato - una formalità che sovente ha il sapore di scremare solo per l'alto tasso di disoccupazione e precariato dei giovani colleghi. D'altro canto, proprio l'advocacy è stata sacrificata nell'ultima revisione del codice etico della professione.
Non voto perché la nostra è una professione con steccati sanciti a livello istituzionale e allegramente ripresi da chi tra gli assistenti sociali, possedendo un inquadramento stabile, quali quelli presso ministeri, sanità ed enti locali, consideri tutti gli altri, sfruttati nel terzo settore, come dei veri paria.
Insomma non voto perché se potessi lascerei il sociale ieri, con l'impoverimento strisciante che esploderà come una bomba alla scadenza degli ammortizzatori sociali usati durante l'emergenza Covid e alle colpe del comune di Milano, della Regione Lombardia e dello Stato italiano si somma un'invisibilità della nostra professione  - alla faccia di telefilm riabilitanti(?) come l'eroica Mina Settembre.
Io non voto per il mio ordine professionale. Ma non ne gioisco, come penso non lo faranno tutte le colleghe e i colleghi che eviteranno di mostrare uno straccio di fiducia verso degli organismi previsti per legge, di cui sinceramente non si sente proprio il bisogno.

benedetti ETS

 Ohibò, ma cosa sono gli ETS? ExtraTerrestri Spaziali? No silly! La legge 117 del 2017, la riforma del terzo settore, ha previsto che gli enti coinvolti si chiamino appunto Ets e non solo, ci saranno anche altre sigle, Aps, Odv, et cetera... Tutte obbligate a iscriversi nel Runts (il Registro delle ex onlus), sotto il coordinamento dei CSV  - che ultimamente hanno lanciato un gestionale dal nome sopraffino, Veryfico(!). Che fantasia eh? La riforma però è rimasta sospesa e, senza entrare nel vivo, dato che la rete pullula di info, va detto subito che la questione è squisitamente fiscale. Le onlus avevano sgravi di tasse e gli Ets e i loro donatori ancora di più. Ci saranno riduzioni e esenzioni, su bollo, registro, tributi locali, immobili, IRES forfettaria... Si potrà persino fare commercio ma rinunciando a una (piccola) parte dei benefici.

Per chi lavorando alle dipendenze di Onlus ieri e ETS domani si veda precario, demansionato, sottopagato, vittima di mobbing, non cambia molto. Gli operatori sociali continuano a buttar giù merda come neanche l'autospurghi. Sotto enti per lo più a impronta religiosa, di facciata, dove ateismo se non addirittura un satanismo fattuale regnano incontrastati. Anzi, Satana piangerebbe a vedersi battuto - da chi poi dice di essere dalla parte del "Bene"!
Tra donazioni, testamenti, 5xmille e quant'altro il giro d'affari è plurimilionario. Con lo Stato che delega un settore delicato come l'aiuto sociale a organizzazioni che ora si vorrebbe siano più controllate, ma chissà, tra pacchi dono di Pd, Lega e curie varie, c'è da crederci poco. Vedremo.
E chi deve essere aiutato, be', in fondo che gliene cale, l'importante è che qualcosa gli arrivi - anche se non gli risolverà un beneamato, perché in assenza di politiche sociali, hai voglia a dare robette, se non chiacchiere.
Poi per carità umana, senza l'assistenzialismo in Italia saremmo, con licenza parlando, a livelli da Burkina Faso. Ma raccomandati messi a comandare non ispirano, come per esempio ex terroristi tutti felici a fare i baciapile per CL e clericali vari, alla faccia dei vecchi ideali.
Vale la pena ricordare che una recente ricerca dell'ordine lombardo degli assistenti sociali, sui colleghi impegnati negli enti locali, ha evidenziato tra tanti aspetti uno aberrante e tragico, ma emblematico: chi lavora nel contrasto alla povertà ha spesso i peggiori contratti di lavoro, come qualifica, durata, stabilità e retribuzione. Come a dire, se cerchi di aiutare chi rischia di rimanere emarginato, hai il ricatto di finire dall'altra parte del "tavolo"...