Non sono mica Joker!

Dunque Gabrielli, ex capo della Polizia, è ora delegato del sindaco per la sicurezza e la coesione sociale. Alla moda 5stelle, non ciaperà un euro (è già in pensione). Non sostituisce Granelli e Bertolé (olè!), ma li affianca, cioè commissaria il primo, mentre l'altro è praticamente un fantasma di suo.
Sala benedice tutto con un sermone alla reverendo Hardwood di "The Town that Dreaded Sundown" (2014): c'è tensione dopo il Covid, i ragazzi han gli ormoni a 1000 dopo il lockdown, certo l'ingustizia sociale aumenta e i cittadini si sentono meno sicuri. Eppure, per lui, non c'è un emergenza sicurezza e Gabrielli gli fa l'eco dicendo che non siamo a Gotham City e che, se però mi cago addosso, me ne impipo delle statistiche.
I reati sono diminuit? Sì, perché sono aumentati quelli non più punibili d'ufficio ma soggetti a querela (per la riformaccia Cartabia). Milano però è la città dove si compiono più reati. Il calo poi è dovuto, davvero, al lockdown, dato che per due anni si è rimasti chiusi in casa quasi sempre, o almeno la notte. Ultimo ma non meno importante, possono esserci sfiducia in giustizia e istituzioni e paura, per cui si denuncia meno.
I reati oscuri, quelli appunto che non vengono esposti, sono un iceberg sott'acqua rispetto a quelli noti. Passi per le azioni di lieve entità (tipo furto della bici), ma se il mio vicino ha fatto il gesto di tagliarmi la gola con una bottiglia rotta, lo denuncio per poi vederlo attuare la cosa? No, e ahimè questo non è un esempio inventato.
E se ho un'attività e mi chiedono il pizzo, che faccio? "Appuntato, glielo ripeto, non so chi abbia dato fuoco alla mia azienda, sarà puro vandalismo..."
Diventa poi singolare l'accostamento tra sicurezza e coesione sociale. Avrebbe senso, perché se si aiuta a risolvere i problemi si delinque meno. Ma non è così.
Milano è diventata una città divisa in caste. Per comprare casa, devi essere uno sceicco, come vantava ultimamente renzi, dandosene pure il merito, il laido. 
L'ambiente peggiora e ormai la fanno da padroni canidi, piccioni, sorci vari e nutrie. L'inquinamento, di tutti i tipi, aumenta, a fronte di un costo della vita indecente. E i servizi? Come i trasporti: chi prende la metro o il tram, si stringe borsa e zaino al petto manco fosse un figlio. Poi, tra periferia e centro non c'è più differenza quanto a criminalità. Anzi, dove girano più soldi? E le mafie, che rimangono occulte, non sono meno pericolose della micro-delinquenza e spesso la alimentano.
Non siamo a Gotham, è vero, e lo si capiva già dai tempi di Bat-pirla. Ma già mi annoio da solo a ripetere queste lamentazioni. Quando però vado in giro, in certi orari e zone, se sono in auto mi chiudo dentro. E a piedi? Compongo il 112 sul cellulare, pronto da chiamare (no, scherzo, ma chissà...).
Mesi fa, quando il dibattito sulla sicurezza è esploso, Sala disse che il terzo settore deve fare di più. Il che è aberrante. Certo non si riferiva a quegli enti che sono dei veri business e che di caritatevole e progettuale hanno solo il nome. È inutile che mi controlli Stazione Centrale e mi lasci Garibaldi, Rogoredo e Lambrate terre di nessuno, dove ci mandi pure dei volontari non si sa bene a fare che cosa. Per dire. Il volontariato è sì una forza e in situazioni come la Sicilia spesso è più vitale della presenza dello Stato. Ma qui a Milano si è in trincea, senza spazi, risorse, se non quelle assegnate ai soliti noti, come Redo e Investire in campo di housing sociale, enti che badano più a garantire i fondi che aiutare chi è in difficoltà. O quelli nel lucroso mercato dei rifugiati, quelli che raccolgono soldi a palate e fingono di risolvere i problemi, mentre la cronicità gli assicura prosperità e futuro...
 
 Ho finito di scrivere il post. L'ho limato. Mi chiedo, come spesso, se non abbia scritto scemenze. E subito, fuori, sparano dei petardi: è arrivata la droga.

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