Liberazione da Mastrangelo!

Per il 25 Aprile il Pisapia avrebbe un'occasione irripetibile: come gesto antifascista potrebbe defenestrare il Mastrangelo, eredità di una giunta che appunto coi fascisti ci andava a nozze. 
Il capo dei vigili avrebbe tale carica un po' misteriosamente, dato il curriculum misero, soprattutto come Vigile Urbano. Certo Brugherio non è Milano, ma per capire bene da che pianeta ci sia piovuto costui, basta leggere l'ottimo post su Die Enttäuschung e, toh, spunta ancora Dell'Utri. Non male, il capo dei Vigili è stato scaraventato sulla città da chi ha suggerito i luoghi culturali per le bombe mafiose del'93, Pac in via Palestro compreso.
Be', lo so che il Pisapia non ci libererà da Mastrangelo: dopo averci rinchiusi in un passato travestito da futuro, l'avvocato riccone si preoccupa dei negozi aperti nelle feste laiche. Come se lavorare nelle feste comandate fosse meno inaccettabile...

Pisapia il manichino

Che la giunta Pisapia sia inadeguata è assai evidente e ora è chiaro che non poteva essere altrimenti: un avvocato milionario colorato di sinistra, candidato solo per dare in mano agli accoliti di Cl i lavori da fare per l'Expo, mentre invece la Moratti voleva assegnarli ai suoi di amichetti. Una mafia contro l'altra e truffando il popolo milanese è stato preparato il manichino adatto per tutti noi, stanchi e desiderosi di un briciolo di efficienza in città. E poi il Formigoni e il Pisapia si sono ritrovati a gestire insieme appassionatamente l'affare Expù. Con la benedizione di Bersani. Ora è molto chiaro; magari all'assemblea di Sel (a gennaio) il Pisapia sbraita di tirar giù il Formigoni, ma non manca, come pochi giorni fa, di incontrarlo amorevolmente, nel piatto ci sono le nomine del Cda della fiera dei mammasantissima...
Giuliano Pisapia mi pare molto molto simile a Gaetano Pecorella, ma a differenza sua millanta un animo ancora progressista. Il sindaco sembra, a parole, orientato alla legalità ma la mafia non può esistere senza politica e l'Expo lo sbugiarda. D'altronde, costui non è neanche capace di fare un discorso articolato senza prima esserselo fatto preparare. Il Pisapia, con le sue promesse mancate, con lo strapotere del Pd e il corollario d'incompetenza degli assessori meneghini dimostrano che, forse, è proprio inutile sognare una vera sinistra, un paese decente, la morte delle mafie.

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Non nego un pizzico di follia in questo "abortire" il diritto d'autore, ma... mi fa ridere! Come se qualcuno, entrando in una chat, esordisse così: "Salve room, tutto ciò che scrivo è di mia proprietà!". Non mi addentro su musica e cinema ma le mie opinioni, che posso esprimere in virtù del beneamato articolo 21, sono un'opera d'ingegno? Ma poi proprio qui, nel regno del copia e incolla? 
Non sono un pubblicista, questo non è un giornale e quanto ai soldi (10€ in quasi 3 anni!) ho dedicato ben troppi post alla réclame. 
Mi spiace però se dovessi aver rubato qualcosa a qualcuno. Ammetto che qualcosa prendo ma lo rielaboro con Gimp di Ubuntu, come il simpatico cranietto qua sopra; nel caso dell'archivio De Bellis, rispetto il loro volere per cui "la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate".
E il Creative Commons? Già mi son regalato per natale la cancellazione (apparente, perché quella completa è impossibile) da facebook e devo pure ingollarmi l'ennesimo biscottino precompilato da altri? La rete pencola tra libertà e controllo. Il mio sentierino è sconnesso ma mi ci trovo benino. So di non essere libero, però... quanto lo sarei poi nella realtà?

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