C'è uno stato che volta le spalle ai suoi uomini migliori e li lascia prede dei nemici dello stato stesso. C'è uno stato che sbatte la porta in faccia a chi a bisogno, che si tratti di casa, lavoro, scuola, cultura o assistenza. C'è uno stato che considera i disabili "parassiti" e li lascia senza aiuti. C'è uno stato che porge le proprie vene all'impianto del cancro della grande criminalità organizzata e degli evasori finanziari, premiandoli - e invece punisce, implacabile, i piccoli delinquenti e chi commette piccole infrazioni. C'è uno stato che distrugge se stesso, i suoi paesaggi, urbani e naturistici, e li lascia divorare dalla speculazione edilizia. C'è uno stato che permette che i suoi servi in divisa possano uccidere cittadini comuni, senza tema di essere perseguiti, ma anzi promossi, permeando quelle divise di orribile vergogna. C'è uno stato che muore e fa morire. C'è uno stato che deve essere fermato. O sarà la fine di ogni possibile concordia, e noi saremo gettati in un futuro prossimo simile al film "Blade Runner": un futuro buio, freddo, pieno di pioggia sporca e di esseri senz'anima.
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