qui si campa d'aria

Mentre New York si paralizza per delle ciambelle, Maroni si lamenta alla MilleMiglia di non avere servosterzo, servofreno...(in una parola, SERVI) e Elton John rischia di non poter cantare in Marocco per eccesso di gaiezza, il CO2 aumenta e Eyjafjallajolull s'incacchia di nuovo. Parrebbe che il colpo di coda di questo rigido inverno sia proprio dovuto al vulcano islandese: la sua cenere avrebbe bloccato l'anticiclone delle Azzorre. Insomma per questa prima parte dell'anno l'eliofania, cioè la durata media dei giorni soleggiati, si è ridotta sensibilmente, a favore del gelicidio (i giorni di freddo intenso). Siamo tutti sulla stessa barca, in pessime acque: invito per questo a fare un salto su CO2now.org, cliccando sul banner nei siti suggeriti.
Formigoni improvvisamente ha lanciato un grido d'allarme invocando un "piano aria" nazionale. Forse che si senta finalmente toccato dal fatto che in regione l'aria sia sempre più appestata, tanto che è indagato insieme ai capi di Provincia e Comune di Milano per tale motivo?
Nella fotina, un'auto abbandonata in circonvallazione a Milano: si noti la differenza rispetto alla macchina di destra, che evidentemente ogni tanto andrà in gita all'autolavaggio. Oh, sì, sarà colpa del vulcano... Ma mostra comunque che aria si respira qui...

2 commenti:

  1. Anonimo9.5.10

    un'aria malata, e continuano a costruire riducendo le aree verdi, ahinoi

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  2. sì basta guardare report del 9/5 sulla civiltà dell'auto per rabbrividire...

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