Daniele dove sei?

Ora che anche Corrado Guzzanti è potuto tornare "in chiaro", mi corre la domanda, insieme a tanti altri, sulla penombra in cui si trova ancora Daniele Luttazzi. Penso che il poterlo vedere ancora in azione sia un sintomo di democrazia. Invece... Invece al buon Daniele sono stati negati schermi, palchi, blog, perché è scomodo. 
La decisione di chiudere il blog, invero, è stata autonoma, ma dopo attacchi di matrice fascistoide. Fu, pure, financo la prima volta che Scacchiatore uscì dal suo guscio, colpito da accuse di ignoranza dai manganelli di un oscuro commando che si aggirava per la rete pompando la panzana. Raccontai la cosa a Daniele per mail e lui pubblicò il messaggio sul suo ricco blog. Credo che, in fin dei conti, gli sia stato fatale datare la fine del garante della mafia presso lo Stato, così come è indicato il figuro dalla procura di Palermo. Chiaro, l'errore non fu la data, ma i piedi calpestati (molto piccoli poi...). Comunque, Luttazzi è un intellettuale, uno che della satira ha fatto mestiere in modo altamente consapevole, come si studia in letteratura latina a proposito di "satura lanx". Voglio il ritorno di Daniele per non aver paura dello Stato; nella speranza che il riaffiorare del bunga bunga sia l'ultimo bagliore della lampadina, prima di spegnersi. Per sempre.

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