Un lusso del blog è di non essere un periodico e io, l'autore, non sono un giornalista, anzi sorrido perché non ho un JJJ (J. Jonah Jameson) come direttore a sferzarmi per stare sulla notizia.
Perciò farei a meno di parlare di elezioni, sognando il candido
giornalismo di Rostagno, capace di parlare di mafia ma anche di chiedere
"Signora, a lei che gusto del gelato ci piace?".
Però...
Però mi chiedo quanto possa interessare a un milionario isterico obeso,
con moglie persa dietro a pellicce, ville e timori di querele, delle sorti del paese. Credo che il "Io vi odio" messo
in bocca al capoclown da Crozza a Sanremo sia il recondito leitmotiv
della maggior parte dei politicanti. E' la noncuranza per
cui si è votato con un sistema iniquo, dando per scontato di tornare alle urne spendendo, di nuovo, quasi 400 milioni di euro.
Le
buffonate sono istituzionalizzate: par condicio, non divulgazione
di sondaggi, silenzio elettorale. Allora che pretende
Napolitano, se all'estero non sono così miopi? Il rispetto da chiedere
alla Germania è ben altro, legato ai maledetti parametri della stabilità
finanziaria, ma al vecchissimo Giorgio non va di sentirsi additato come
il presentatore del circo.
Il Giuseppe Bruno Grillo è sì paranoico da credere di aver sconfitto la mafia, ma non si governa con le iperboli, abbiamo già dato, col garante dello stato presso la mafia stessa. Piano
piano i fan si svegliano, ma non sarà divertente vedere i
neo-parlamentari abituarsi ai privilegi per doverli lasciare ben presto.
L'analogia con la lega non è forzosa.

« Da un grande potere derivano grandi responsabilità »
(Ben Parker al nipote Peter)
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