Voi e il vostro consumare all'inverosimile, fino a restare senza ciò che è vitale.
Voi e la vostra obbedienza, cieca, fascista.
Voi e le vostre strade, per cui uccidereste, per una manovra, un parcheggio.
Voi che lasciate i malati che non fanno notizia a crepare da soli, di dolore.
Voi che chiamate eroi anche i lestofanti.
Voi che votate il cane del gregge.
Voi che bollate come sfigato o rompicoglioni chi ha sete di giustizia.
Voi che sfottete chi è anarchico o comunista, senza avere il fegato per lottare.
Voi che temete di andare incontro alla morte, ma la avete già, nelle vostre mura, nel vostro intimo.
Voi.
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