Dottoressa cannabis

Quest'uomo nella foto ha 42 anni, è della provincia dell'Aquila, faceva il poliziotto e ora è affetto da Sla. Marco e' il primo italiano ad avere ricevuto marijuana gratis dalla Asl a scopo terapeutico e ha commentato così l'evento: "E' una vittoria di tutte le persone che soffrono e che sono costrette, per inspiegabili posizioni ideologiche e politiche, a fare a meno di un medicinale che si e' dimostrato, anche scientificamente, essere molto più efficace e conveniente dei farmaci attualmente in commercio in Italia". Ma Marco aggiunge: "Mi vengono concessi solo 3 mesi di trattamento con un’assoluta incertezza sulla continuità assistenziale delle cure necessarie a me e a pazienti nelle mie stesse condizioni." 
I legali di Marco, come anche Ignazio Marino (Pd), osservano che attualmente importare la cannabis terapeutica dall'Olanda costa 12.000 euro a paziente, mentre ne costerebbe 5000 se fosse prodotta in Italia, paese che, prima della crociata yankee antidroga nel dopoguerra, era il secondo produttore al mondo di canapa (il primo era l'Urss, mentre non si sa quanta ne coltivasse la Cina). La canapa allora era considerata il "tabacco dei poveri": infatti la fumava chi non poteva permettersi le sigarette. Ma allora perché non liberalizzarla e permettere di coltivarla, praticamente a costo zero, in orti, balconi e terrazze?
Un'interessante iscrizione sotto un portico a Bologna recita "
Panis vita, canabis protectio, vinum laetitia”.

4 commenti:

  1. Anonimo14.5.10

    ottimo, infatti sino a qualche secolo fa veniva usata a scopi terapeutici, copio due estratti dalla storia della cannabis da: http://www.cannabistipoforte.it/pages/index?id=63


    1845
    In Francia, il dottor Jean Jacques Moreau de Tours da inizio alla scienza della psicofarmacologia, utilizzando cannabis nella cura della depressione e delle malattie mentali.

    1890
    Sir Russell Reynolds, medico personale della regina inglese Vittoria, prescrive cannabis per alleviare il dolore delle “Reali mestruazioni”. Lo stesso Sir Reynolds scrive un articolo sul primo numero della celebre rivista medica “The Lancet”: “La cannabis, se somministrata pura e con cautela, è una delle più importanti medicine in nostro possesso.” Il dipartimento degli Interni greco vieta l’importazione, la coltivazione e l’uso di cannabis e hashish. Nello stesso anno l’hashish diventa illegale anche in Turchia.

    poi l'umanità ha iniziato a REGREDIRE da questo punto di vista....

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  2. grazie per le info... Effettivamente le azioni terapeutiche della cannabis sono molteplici e ancora da approfondire, visto che, come testimoni anche tu, in passato era molto usata ma poi è stata bandita. In alcuni paesi (Germania, Gran Bretagna,Olanda,Belgio, Svizzera,Canada,USA,Israele e Sud-Africa) è accettata per lenire le complicanze della chemioterapia; inoltre stimola l'appetito, quindi può essere utile nella terapia del dolore dell'Aids (e perché no? dell'anoressia!). Si sta studiando l'uso di cannabis nelle cure palliative, per malattie come ictus, sindrome di Tourette, glioblastomi, artrite reumatoide, morbo di Crohn, colite ulcerosa, glaucoma, epilessia, oltre che nella sclerosi multipla. So che ci sono ragazze che la usano perché appunto calma i dolori mestruali. Pare che la cannabis abbia anche proprietà anti-fecondative: rallenterebbe la produzione di spermatozoi e comunque li renderebbe meno "potenti"... L'effetto è temporaneo, ma i detrattori parlano terroristicamente di impotenza causata dalla marijuana(il che è falso! Anzi, a livello psicologico l'effetto può essere piuttosto disinibitorio). Altri potenziali impieghi sono: contro le allergie, come anti-tumorale, nella cura dell'asma bronchiale, delle malattie autoimmuni (come il lupus eritematoso, ah se Woityla l'avesse saputo!), delle malattie neurodegenerative (morbo di Alzheimer, corea di Huntington, morbo di Parkinson), delle patologie cardiovascolari (aterosclerosi, ipertensione arteriosa), delle sindromi ansioso-depressive, nonché da astinenza nelle dipendenze da sostanze e, infine, della spasticità nelle lesioni midollari (tetraplegia, paraplegia); a tal proposito un sito molto ricco sull'argomento è quello dell'Associazione Cannabis Terapeutica (c'è il banner qui a destra, nei "siti suggeriti"). Insomma, ci sarebbe solo da liberalizzarla e studiarne le capacità...Come si chiede Marco, sarebbe interessante capire perché è così osteggiata: a questo punto pare solo sadismo, alla faccia della salute come bene collettivo tutelato dalla nostra costituzione all'articolo 32...!

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  3. angelo24.1.11

    Credo che mai più di ora l'unione faccia la forza.
    Ho vissuto una tristissima esperienza di glioblastoma di IV grado in mia madre, 71.enne, morta dopo 5 mesi dall'intervento di asportazione del tumore.
    Purtroppo, quando ho scoperto la possibilità di poter utilizzare la cannabis terapeutica (Bedrocan) per la cura era già troppo tardi (sono ancora, a tutt'oggi in attesa di autorizzazione ministeria,le per l'importazione e mia madre è morta il 6 gennaio!!!!!!). Credo che abbiamo tutti (e siamo tanti) quelli che per diversi motivi hanno vissuto esperienze simili, l'obbligo di fare qualcosa. Non possiamo essere alla mercè di una mentalità gretta, bigottta e meschina di chi, qualiora ne avesse bisogno, provvederebbe a soddisfare la sua necessità per vie traverse come sempre succede nel nostro paese.
    Credo che dobbiamo unirci in qualche modo e operare tutti affinchè anche l'Italia ritorni a essere un paese libero da moralità demenziali.
    Angelo

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  4. Angelo non so se ripasserai e leggerai queste righe, ma vorrei ringraziarti con tutto il mio cuore per la tua forte testimonianza. Davvero, gretta, meschina e bigotta è la volontà che esclude in nome di oscure idee innovazioni che potrebbero migliorare la vita a tutti, come nel caso delle staminali. Tra i banner ho messo l'ACT, l'Associazione Cannabis Terapeutica... La tua voglia di lottare è il fiore più bello che potrai coltivare in memoria della tua mamma. Lacio drom.

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