il prezzo del silenzio

Se ci si chiede perché l'ingiustizia si faccia legge, ma nessuno la smascheri, occorre pensare a come si ottiene il silenzio: i più meschini possono denunciare per diffamazione (e magari danneggiarti la macchina) ma ai massimi livelli si arriva alle autobombe. Non lontano dalla Sicilia, che ne ha viste parecchie, nella "civile", turistica Malta, si fa esplodere una voce scomoda, di una donna, Daphne Caruana Galizia. Sì, la Malta che schifa i rifugiati, che parla inglese, oh, che è Stato alla faccia di realtà come quella catalana.
Il corpo sfracellato di una donna subisce pure l'onta di dover attendere, investigatori americani, li ha chiamati il primo ministro che, intervistato, ride senza nemmeno celarlo troppo.
Questo è il prezzo del silenzio, ottenuto da chi non ha vergogna. Eppure sono convinto che ci sarà sempre chi urlerà quel che è vero, quel che il potere non può tollerare perché, per sua natura, è fondato su una malvagità che farebbe frignare Satana in persona.
                                                                                               #JeSuisDaphne

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