spostare i problemi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

È mezzanotte da poco e il nuovo dormitorio "Mortirolo" conta una trentina di ospiti (non inganni la foto, perché altri ancora erano alle mie spalle). No, certo, quello non è uno shelter ma un sottopassaggio, eppure chi ci dorme sa di essere nascosto, ancora più invisibile: chi caccerebbe persone da un posto fatto solo per le auto? Un tunnel dove si ha paura a passarci a piedi, per smog e traffico, figurati dormirci.

Credo che questo scenario sia inedito e significativo di come vadano le cose: ma si sa, c'è un governo (giallo) che vuole smantellare la UE e un altro, verde, il quale intende mostrare gli attributi, senza pietà. Per questo, penso che gli assessorati cittadini in gioco possano fare ben poco, quando anche un sindaco come Sala si ritrova corso Monforte militarizzato per la venuta di Salvini, alla fine di settembre.
Succede così che i senza dimora vengano cacciati dalle zone in vista, del centro, ma anche delle tante piccole, stupide, illusorie "movida" della città, oltre a stazioni, panchine, vetrine dei negozi... Non ci vuole molto a fare alzare una persona che ha come casa, vita e universo intero la strada, ma non gli si risolve il problema: lo si sposta soltanto, come nascondendo la polvere sotto i tappeti. Solo che qui si tratta di persone e francamente vederle sull'asfalto, ad altezza di marmitte e taxi e autobus, è più raccapricciante di qualsiasi film horror. Perché è la realtà, ed è tremendamente tragica. 

Sala: «Questa che vuoi una Milano cosmopolita me la segno»
Salvini: «Intendo una città piena di austriaci, svizzeri, neozelandesi...»

Nessun commento:

Posta un commento