sta andando tutto male

Al di qua dell'origine del virus, che potrebbe essere una "semplice" vendetta della natura - e infatti l'inquinamento si sta azzerando - resta evidente la responsabilità dei politici, di oggi e degli ultimi anni, nell'averci regalato una sofferenza indicibile, per cui già si contano suicidi e omicidi.
Non andrà tutto bene e nulla sarà come prima perché quello che stiamo vivendo tutti è un trauma. ma se è vero che già il 31 gennaio il premier Conte decretò lo stato di emergenza, senza far altro che stanziare 5 mln di € (per cosa poi?), come testimonia la Gazzetta Ufficiale del 1° febbraio, perché le misure di isolamento sono state varate solo dopo più di un mese, l'8 marzo (data forse non a caso)? Perché non ammettono che hanno previsto la fine di tutto alla fine di luglio 2020?
Facile dirlo: perché il governo aveva paura di diventare impopolare. Alla faccia dei migliori(?) politicanti, 5 fiaschi e PD.  Così quando, di fronte ai morti, si è deciso di intervenire, era troppo tardi.
Sembra una strategia mondiale: si minimizza, alla Trump (i giornali strillano per nulla), alla Johnson (immunità di pecore), arrivando perfino al neo-premier slovacco, tutti a dire "non è vero niente, va tutto bene, spendete, andate in giro...", salvo poi correre a rubarci le minime, elementari libertà.
In Italia ci hanno colpevolizzati perché non c'erano posti letto: per forza, ne hanno tagliati a migliaia e neanche è chiaro quanti, prima e, temo, persino dopo l'emergenza. Hanno stipato gli anziani nelle Rsa, creando degli inferni e ora fanno l'ispezione al più grande, il Trivulzio. Mentre in Francia i grossi marchi della GDO premiavano i lavoratori con 1000€ (1000!) in un mese per gli sforzi fatti, da noi hanno promesso 100 miseri eurucci e non si sa se e quando arriveranno.
I presidenti delle Regioni si sono scornati col governo, offrendoci insicurezza perché qui è ben peggio della morte di Moro, ma allora la solidarietà nazionale si fece. Così, tra diversi livelli di potere, ci sono stati amministratori, come sindaci, accorti e altri di meno.
Si dirà, è una cosa senza precedenti. D'accordo, ma se fosse stata persino peggiore? Non siamo preparati alle emergenze, tutte - e i Bertolaso riaffiorano. Dalle dirette dei Conte per racimolare migliaia di "like" ai Gallera che sciorinano numeri, fino a Fontana che sembra sognare i baffetti di Adolf, le urla da posseduta di Meloni e il bigottismo di facciata alla Salvini, loro fanno spettacolo, anche quando decretano. E basta.
I numeri poi sono tutti sballati: non si può avere il polso reale se ad esempio le Rsa diventano ancor più mondi separati e ignoti, come le carceri, dove si minimizza ma le rivolte hanno fatto morti più per sucidio che per altro. E guai a parlare di indulto o amnistia, anche se ormai molte regioni sono dei macro-carceri, l'ora d'aria per fare la spesa.
Che ne sarebbe, dei nostri amministratori, se ammettessero che i numeri dei positivi siano un terzo della popolazione nelle regioni più colpite e i morti solo da coronavirus l'1,5% del dichiarato?
Perché se è vero che ci sono bravi sanitari, non tutti lo sono ma non hanno avuti i mezzi. Gli eroi si mandano a morire, le risorse umane si tutelano. Nei reparti altri dalle terapie forti sono avvenuti i grandi contagi, sin dalle ambulanze: perché dall'alto mancava ogni minima strategia in tempi rapidi. E forse è vero che, se prima ancora che ufficialmente sono state annullate autopsie ed esequie, questo già avveniva di fatto. Se uno è morto, che ci vuoi fare, scrivi che era il fottuto virus e amen. E neanche un prete a benedirlo.

Non andrà per niente bene e la povertà economica è già qui. La fame, tra beni inaccessibili per file disumane ai supermercati e soldi mancanti. Alla faccia di miserabili buoni spesa e proclami su mascherine e altri presidi, che se non gratuiti, avrebbero dovuto essere venduti sotto controllo di prezzi e disponibilità. La Gdo dovrebbe riaprire con gli orari consueti, assumendo precari (quanti ora ce ne sono disperati senza lavoro?) e premiando i già assunti. All'agricoltura servono braccia prima che le derrate marciscano in campo, catene come Carrefour sono già state trovate a vendere insalata scaduta (con sconto del 50%).
Chiudo, abdicando alla tentazione del "siamo tutti virologi", avvertendo chi ha cercato di violare, per l'ennesima volta, il mio account Google, questa volta da Roma, che, ancora e finché vivrò, non ho paura.

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