immunità di mandria

 Avendo sofferto di due malattie autoimmuni, di cui una recente, ero un po' restio a lasciarmi iniettare il vaccino. Avevo paura della "tempesta citochinica", che sarebbe poi la causa di morte da Covid - e in alcuni casi da vaccino. Ma, per voglia di veder finire questa guerra, per rispetto più verso gli altri, mi sono costituito.
I medici dicevano che sono guarito dal lichen sclerosus. Eppure devo avere ancora un sistema immunitario troppo, troppo forte.
Per avere un vaccino efficace ci può volere un decennio se non di più. E per certi virus, non esiste neanche una cura. 
A distanza di più di una settimana dalla prima dose "Pfizer", sto ancora male. Sarei andato dal medico, ma ero così debole che mi sono svegliato tardi. Perché nel frattempo lavoro, come niente fosse... 
Dopo aver vissuto sintomi già descritti in "giro", ho fronteggiato una serie di evidenze variegate. Quasi ne avevo perso l'abitudine, visto che da più di quattro anni non ho una vera febbre, una vera influenza da dover rimanere a letto.
Così, dopo un ispessimento doloroso al punto di iniezione, manco fosse un fuori vena da eroina, ho avuto la temperatura corporea e il battito elevati, a lungo. Un giorno avevo fitte al cuore, ma sono passate. E poi ipersudorazione. Epistassi. Tosse. Emicranie. Inappetenza. Vista annebbiata, soprattutto al risveglio. Già, quello, quando mi alzo ormai mi domando: che sintomi avrò oggi?
Mi sono aiutato con propoli, quindi ibuprofene e ora uno sciroppo per la tosse, omeopatico. E poi tisane, tè, camomille, miele...
Dovrei andare dal medico? E per cosa, un ricovero? Qualche pillolina? Esami, coi tempi del SSN? 
Naturalmente, dovessi stare peggio, andrei subito in ospedale. Ma spero di no.
Mi si potrebbe dare dell'imbecille, perché non corro dal MMG. Eppure quello per cui recriminerei è... Di aver fatto il vaccino. Con un terribile timore per la seconda dose.
Almeno però la Moratti ha capitolato: il progetto di un nuovo nosocomio al posto di S. Paolo e S.Carlo ha avuto la sua IVG. E so che se finirò lì, mi cureranno. Come quando mi hanno tolto il cancro prima che diventasse maligno. O quando, per ben due volte, sono stato graziato dallo stigma di cardiopatico, ricevuto da ben due medici del lavoro (delle onlus!).
Il problema non è la presenza o meno di cattivi prestatori di cura, ma della loro impotenza per decisioni, come sempre, politiche...

GP

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