fratelli alberi

La famiglia di mio padre aveva un bel frutteto e questo gli permetteva di non patire la fame. Purtroppo, i bombardamenti della seconda guerra mondiale distrussero quel piccolo Eden. Rammento che il mio genitore parlava di quegli alberi come dei fratelli,  ricordandoli uno per uno, quasi piangendoli per la loro morte.
La foto che segue non avrebbe bisogno di commenti.
Per chiarezza, una spiegazione critica potrebbe servire.
La newsletter odierna del Comune di Milano esalta gli alberi monumentali della città. Oh, sì, che bello, meno male. 
Peccato che pochi giorni fa, la testata Milano Today se ne sia uscita con un'inchiesta atroce: la morte di decine di migliaia di alberi, piantati col progetto "ForestaMi". Tutta colpa della siccità! Davvero? Ma... Non si era derogato, nell'ordinanza "salva-acqua", proprio per gli alberi giovani? Quelli innaffiati da cittadini sensibili, e che il Comune diceva di proteggere con le autobotti? Perché le piante hanno l'eutanasia?
Il progetto in questione è stato avviato nel 2019. La verità è che il verde milanese non ha quasi alcuna manutenzione. Perché non fa guadagnare. Perché non è mica D&G!
Così, farsi belli con alberi che han resistito a guerre, cemento armato, climi torridi e giunte scriteriate, che senso ha? Gli alberi monumentali sopravvivono dall'alto della loro statura e longevità, mentre i politici passano. 
Ancora una volta, non si tratta di criticare tanto per. Gli alberi per Milano rappresentano davvero un oro verde, con i problemi di inquinamento che abbiamo.
Di nuovo, vien da dire solo una frase ai nostri baldi amministratori civici: vergognatevi.

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