Le classifiche possono essere discutibili, ma quella del Sole 24 Ore è abbastanza criteriata - e implacabile, su Milano. Che scende di posizione, ma soprattutto appare costosa e insicura.
Di questo chi conosce la città poteva essere sicuro, ma almeno la rilevazione ne dà una conferma senza sottostare a giochi di parrocchia politica.
Di questo chi conosce la città poteva essere sicuro, ma almeno la rilevazione ne dà una conferma senza sottostare a giochi di parrocchia politica.
Affari, archistar, atenei, moda, movida, urbanistica farebbero di Milano una città al top, come direbbe l'Imbruttito. Ma questo vale per una minoranza. Gli alloggi costano cari.
Comprare casa, in senso dignitoso, è quasi impossibile per la maggioranza. In un contesto poi che non è sicuro: per le persone, per i fragili, per l'inquinamento, per il rischio di vittimizzazione e, non ultimo, di sprofondare nella miseria. I prezzi di tutto sono aumentati toccando punte del 30%. Ora che si può fare palestra e sport, costa troppo praticarle. Locali storici hanno chiuso, e altri lo faranno presto, ma d'altronde mangiare fuori casa è un azzardo. O si spende poco e si rischia un malanno, oppure ci si deve privare di altri piaceri.
Mobilità e parcheggi sono critici. I cantieri si susseguono senza avviso, né certezza sul fine lavori. Le aree verdi sono oggetto di sadismo dell'incuria istituzionale e della microcriminalità, con la religione dei cani per i quali le preziose aree verdi sono solo dei gran cessi.
A Milano tutto diventa sempre più difficile. Tranne suicidarsi.
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