lichen sclerosus

 Poco fa ho risposto a un sondaggio sulla salute. Sembrava semplice, poi alla domanda su patologie oncologiche sono crollato. A piangere. Soprattutto alla pagina che chiedeva di indicare priorità che dovrebbe avere il SSN. Mi sono sentito stupido, ma, anche se ho già parlato del MIO male, torno a rispolverarlo. Per curarmi, sì, almeno in testa...
Il maledetto Lichen Sclerosus è una di quelle malattie rare, ma tanto ignote che manco se ne sa il numero. E ogni anno se ne scoprono di nuove. O, sic et simpliciter, si battezzano mali fino ad allora oscuri.
Il lichen colpisce più le donne - che culo! Un dramma nella patologia è che essendo rara, quando ti rivolgi a un medico o a un farmacista, capisci che non ne sanno nulla. Magari li perdoni. Ma prima di dire "È guarito!", bisognerebbe essere cauti.
Mi sono operato. Mi han detto che era risolto, zac! e via l'iperplasia, prima che diventasse maligna. E come sono stato trattato in ospedale, prima, durante e dopo l'intervento, un incubo... Discriminazioni. Cattiveria. Mi sono svegliato urlando mentre mi mettevano i punti, c'era un dottorino che si strusciava sul culo di una "Collega". La mia carne sembrava l'anfora del film "Ghost". Ma è passato.
Però il lichen è ricomparso. La posta si fa più alta, ora: in gioco non c'è più solo il cancro, ma problemi a reni e dintorni
Ora leggo, combatto. Ho comprato l'Elage, crema a base di punk. No, scusa, "Plukenetia Volubilis". Qualcuno propone quello, altri il laser (ma ho già dato) e le deliziose staminali. Tutte procedure a pagamento, non previste dal Sistema Sanitario. Le staminali mi intrigano, ma non credo che farò dating con loro...
Ad ogni modo, non vado dal medico. Sarà sbagliato "curarsi in Rete", ma io la diagnosi del lichen me l'ero fatta lì. Confermata da un medico su Second Life, tirato in ballo dalla mia fidanzatina virtuale (di allora). Poi la disamina è stata confermata anche dall'ospedale. Solo dopo l'intervento in macelleria. Ops, chirurgico, scusami.
Leggo. Penso. Sfoglio pagine elettroniche. Mi abbatto. Mi rialzo.
È un po' per questo che il blog, che pure vanta quasi 14 anni, a volte rimane senza contenuti anche a lungo. Quando succede, è perché non ho voglia di scrivere. O lo faccio altrove, o in privato.
Grazie per avermi letto. 
Gio Pappa
 

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