Inseguimenti

C'è chi insegue un terzo mandato, come beppino sala. Ma così non lo inseguirà più nessuno, né partiti né elettori, e finalmente ce ne libereremo. 
Ci sta qualcuno che inseguendo un criminale ha perso un rene, a Lambrate, ma ancora lavora in Polizia. E a sentirlo parlare, sembra un Francesco d'Assisi partenopeo.
Ci sono poliziotti che inseguono il loro dovere, e pazienza se una notte di quasi Natale, del 2016, si vedono sparare addosso, rispondono e senza saperlo giustiziano un bastardo che a Berlino aveva ucciso 12 persone. Riposa in pace, Luca.
Ci sono millemila pendolari che ogni giorno inseguono un fottuto treno, sperando arrivi, non troppo in ritardo, non troppo pieno, non troppo criminale, non troppo sporco, o letale, come purtroppo successo a Codogno, Pioltello, Livorno...
Ci sono migliaia di lavoratori che Milano non se la possono permettere, e amen se bus, scuole, servizi sociali, culturali e di Polizia rimangono deserti.
Siamo un sacco di fumatori che inseguono un fottuto posticino dove inebriarsi, e ormai ci salutiamo come nativi americani chiusi in una riserva. A Milano, dove se no.
Ci stiamo in tanti a sognare una pensione che non avremo mai, che ci farà morire di fame e quasi inseguiamo la morte, perché è meglio che crepare di miseria dopo una vita di lavoro.
Ci stanno frotte di non morti che inseguono spacciatori e sostanze a Rogoredo, alle Groane o in qualche bosco padano e non importa se il loro boia sia nordafricano, venusiano o di chissà dove, gli venderà morte, comunque.
Ci sono i familiari di Giovanni Sala, giustiziato da delle merdose guardie private davanti agli studi di Sky di Milano, che inseguono da anni giustizia, mentre il loro figlio era stato foraggiato magari da qualche spacciatore, magari egiziano, magari del Corvetto, incurante di condannarlo quasi a morte. E per lui, per il buon Giovanni, non si è mosso un solo manifestante, presunto anarchico o altro che sia.
Ci sono torme di maranza che a Capodanno inseguono le donne in Duomo, per stuprarle, e poi te li trovi a Lambrate, o a San Siro, condannati a ghetti infami, mentre inseguono gente da derubare, ma nessuno di loro diventerà mai un Malcolm X. E prova a parlargliene, sì, come no.
Ci sono troppi inseguimenti, e quasi tutti sbagliati. Come in questa foto, dove un poliziotto corre dietro a un fuggitivo anche lui in moto, e non esita a puntare la pistola, in mezzo a auto, pedoni, la qualsiasi. Ah, ma lì è in Brasile, si dirà, lì è diverso. Paese che vai...
C'è una serenità da inseguire, ma non la raggiungeremo mai. Soprattutto se viviamo in una merdopoli che si chiama Milano.

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