puzza di fasci

È passata una settimana dagli scontri al circo Massimo e si sta parlando di ridimensionare i gruppi fascisti.
Al riparo dalla legge Scelba, che più che l'apologia di quella ideologia(?) punisce la ricostituzione di un partito fascista, le accolite di malati mentali perseverano, da forza nuova a casapound - ma la galassia di gruppi deliranti è sterminata. Proprio a Roma, sabato scorso, tutto è cominciato per rivalità tra le diverse anime della destra idrofoba. D'altronde, se si inneggia a un duce, qualcuno dovrà pur incarnarlo, no? Quello che non è andato giù alle carogne è stata la vicinanza dei giornalisti, tenacemente a riprendere le bagarre al vertice e proprio per cacciare la stampa è iniziato il pandemonio.
Salta fuori in questi giorni che diverse organizzazioni di estrema destra occupino, felicemente non paganti, diversi edifici pubblici e proprio a Roma e dintorni. Ma nessuno gli chiede l'affitto, tanto meno si azzarda a mandarli via.
Sono piuttosto disilluso, specie dopo quest'ultima emergenza, ma ho il timore che come negli ultimi decenni non si farà molto per arginare i mastini del fascismo.
Foto come questa, del 29 aprile 2017, ho paura che si ripeteranno ancora, in futuro, immortalando a Musocco schiere di psicopatici ad omaggiare i repubblichini, di per sé una pagina grottesca della nostra storia perché già allora mussolini sapeva di essere un morto che cammina.
Nazismo e fascismo non sono ideologie: sono patologie psichiatriche, anche se non ve n'è traccia nei vari DSM.

Nessun commento:

Posta un commento