Finalmente è ufficioso, il piano freddo per i senza dimora di Milano è iniziato!
Di critiche ce ne sarebbero già da fare, ma per una volta aspettiamo di vedere cosa accadrà. Anche perché almeno la giunta meneghina non parte con entusiasmo: l'astensione è stata una disfatta politica e ben lo sa chi oggi governa, o dovrebbe. Un po' come l'Inter, che vince lo scudetto e per ragioni di miseria silura l'allenatore, poi il miglior giocatore, persino innamorato della squadra, altro che i Donnarumma!
Vediamo se il nuovo assessore ci farà dimenticare i Maiorini e i Rabaiotti.
Intanto, a Garibaldi settimane fa è già morto il primo senza dimora di questo inverno. Che arriva, ormai, lento, ma quando picchia può uccidere.
Speriamo di non vedere solo asfaltare e cambiare binari, o abbattere edifici storici come l'Ippodromo - del Trotto. A proposito, se ne voleva parlare qui, ma è sconcertante averlo visto abbattere nel giro di pochi giorni, quasi come un ladro farebbe. Insomma chi a Scacchiatore ha nostalgia di San Siro, fa fatica a scrivere. A lamentarsi.
Anche se, udite udite, nessuno, ma proprio nessuno, ne sta parlando. Ma cacchio, che razza di Milano stiamo vedendo affrontare la fine di un biennio così brutto?
Anche se, udite udite, nessuno, ma proprio nessuno, ne sta parlando. Ma cacchio, che razza di Milano stiamo vedendo affrontare la fine di un biennio così brutto?
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