Le feste hanno portato a galla la crudeltà di cui Milano si nutre, e sempre più, nonostante, o forse non a caso, una giunta di sinistra. Sì, sinistra appunto, nel senso di infausta, bieca, minacciosa. Che governicchia Milano da ormai un decennio.
La violenza in Duomo contro le donne a Capodanno può aver sorpreso un po' tutti, i carabinieri in primis, presenti e pure in assetto antisommossa, ma chissà, timorosi di fronte a decine di disperati. Egiziani. Ma non c'è nulla di sorprendente. Le periferie non si riprendono il centro, solo gli restituiscono la crudeltà, di cui si alimentano. Fatta di esclusione, sogni infranti, mica tutti possono fare i puttani come il cantante Mahmoud per poi farsi diventare famosi con una canzoncina deficiente.
I ragazzi violenti in Duomo non possono essere perdonati. Ma andrebbe compreso perché vivono in stanzette precarie, dove non c'è nulla se non montagne di vestiti, firmati, quelli che avevano addosso quei miserabili. Anche se noialtri siamo cresciuti poveri a San Siro, ma non per questo facevamo violenza alle ragazze. Vivevamo gli ultimi scampoli di etica, del compagno, del cattolico o di quello della strada ma che, in qualche modo, rispettava le donne.
Certo, le mafiette egiziane, fatte di caporalato, lavori duri, tra impresucce dedite a pulizie e edilizia, non possono far sognare e così i ragazzi imparano a odiare, quando i sogni sfigurano in incubi, vissuti ogni giorno nelle periferie più crudeli, di San Siro, Corvetto, "Nolo"... D'altronde, sarà un pregiudizio ma i primi a non fidarsi degli egiziani, sono proprio gli egiziani stessi. Divisi per credo religioso, sunniti e sciti, e la minoranza cristiana, non a caso esule in massa qui in città.
Dietro alla discussione dello stadio si sta perpetrando uno stupro a un quartiere, fatto di cemento e mafie, grosse queste qua, perché dopo le scuderie di Axum-Capecelatro si sta demolendo l'Ippodromo del Trotto. Ma come? A tradimento, come gli egiziani in Duomo a CapoDanno. Senza avviso. Senza un fottuto cartello fuori, come vorrebbe la legge, ma in fondo l'ATS è emanazione del Comune. Senza che uno stramaledetto giornalista o la farneticante newsletter del Comune avvisino del fatto, e del perché, del come, del quando. Così come i lavori in piazzale Cimitero Monumentale, ripresi a tradimento, senza avviso, perché la logica degli appalti ci ha portato operai della Repubblica Ceca, economici sì, che però hanno sbagliato i lavori. Ma va bene così, vai di porfido, o di pietrisco come in piazzale Lavater, che durerà poco, basti vedere via De Castillia, a Milano, che sembra riecheggiare Sarajevo sotto i bombardamenti.
Intanto non deve fare notizia che si muoia per strada. Diverse persone senza dimora sono morte, durante questo freddo, durante l'ignavia del Comune (e dei giornalisti locali omertosi, TUTTI), che ha previsto meno di 400 posti letto nei dormitori in quest'inferno. D'inverno. Per risparmiare. E amen se si cacciano via quelli che dormono in posti visibili, qua dobbiamo fare le Olimpiadi. Invernali. A Cortina D'Ampezzo. Ma che pena si dovrebbe prevedere per chi, per qualche soldo di merda, mette a repentaglio la vita dei più poveri?
Il massimo della pena per stupro, senza aggravanti, è dieci anni. Mentre i macellai dell'umanità, i politici, non verranno condannati, mai, pavidamente, proprio come sono loro: cagasotto che non ci diranno mai, mai, di aver dato il culo alle mafie.
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