La pace ai ricchi

 Ieri, domenica 13 marzo, si è ufficialmente chiuso il Piano Freddo di Milano, per persone senza dimora. Le temperature sono ancora basse di notte e si attendono gelate per un'altra settimana, oltre al fatto che le minime di 6 o 7 gradi non sono comunque "sicure".
Bisogna dedicarsi alla guerra. Tra poveri, perché se ora sembra che mezzo mondo sia dalla parte dell'Ucraina (compresi i nazi reduci del battaglione Azov sparpagliati nelle istituzioni e nei partiti di colà), quando Putin e un sacco di gente sarà morta, il primo di cancro, i secondi di guerra, lo zar sarà passato alla storia ma della gente russa o ucraina importerà poco a chiunque.
Le gare della solidarietà saranno un ricordo, mentre chissà come (e se) vivranno quelli che in strada ci restano, cacciati da un posto all'altro per le prove tecniche di Olimpiadi. 
Forse il sindaco Sala dovrebbe bere di meno e essere più onesto: se lui e i suoi sgherri sono così crudeli da voler schiacciare la miseria evidente di chi non ha neanche un fottuto tetto sulla testa, dovrebbe ammetterlo: "Signori, Milano è sempre più per i ricchi. Per questo diamo il culo alle mafie per rifare piazze a costi assurdi, facendo guerra alle auto perché fa figo e chi se ne frega se poliziotti, ambulanze e pompieri non possono arrivare ovunque, chi se ne fotte se Milan e Inter non vogliono pagare troppo, noi dobbiamo mungere, mungere, tutti, milanesi, forestieri, ricchi, poveri. Chi non è d'accordo può anche andare fuori dai maroni!".
Complimenti. E complimenti ai giornalisti complici, che praticano fellatio a questa giunta criminogena, per esempio non scrivendo, almeno nel titolo, che di strada quest'anno si muore, si muore molto di più.
Ciàpa su l'arborìn e va' bèn a fèr dal pugnàt!


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