Non siamo in America (per fortuna)

 Già, per fortuna non siamo americani. Perché da noi le armi non si vendono come le caramelle. 
Dopo il massacro di Buffalo, dove un lurido bastardo ha ucciso 10 persone, quasi tutte afro-americane, c'è chi dice che la propaganda suprematista prosperi grazie all'eccessiva libertà che la rete offrirebbe. Davvero? Per quanto bloccare i contenuti d'odio sia necessario, quella della censura potrebbe essere una scusa proprio per addomesticare il web. Il 18enne autore della strage di Buffalo si sarebbe rifatto a luca traini, mentecatto che tempo fa ha detto di essere cambiato, dopo aver sparato su degli stranieri a Macerata. Traini sta scontando 12 anni e giocando a fare il bravo bambino godrà certo di permessi che probabilmente lo faranno uscire ben prima del 2030. Allora, è più pericoloso che la rete parli di lui, o che in pochi anni possa tornare libero un tizio che una mattina esce di casa, sale in macchina e inizia a sparare con una pistola ai migranti che trova lungo le strade della sua città? 
Il problema è che non c'è un vero interesse al "pacifismo". Il sangue vende, e bene, e lo sanno ancora meglio giornalisti e padroni della rete. Per questo, il video della strage di Buffalo, gira ancora e nonostante le segnalazioni, i vari Meta (facebook), Telegram, Slipstream, impiegano ore se non giorni per rimuovere quei contenuti, mentre Twitch lo aveva fatto in tempo reale durante la diretta dello stragista. Ma allora di che protezione si va parlando? Se davvero gli importasse qualcosa, penserebbero piuttosto ad abolire quella merda del secondo emendamento, "
the right of the people to keep and bear Arms", cioè il diritto del popolo a possedere e portare armi. Dopo, suprematisti, nazisti e tutti quegli psicopatici potrebbero anche trastullarsi coi propri discorsi da malati di mente, tanto non avrebbero la potenza di fuoco che invece era, è e sarà sempre una delle prerogative di qualsiasi cittadino americano.
Quel payton gendron si era radicalizzato sul web durante l'epidemia, sì, ma veniva da una Trump-land. Quando si è diplomato l'anno scorso aveva minacciato di fare una strage al suo liceo e se l'era cavata con un ricovero in psichiatria. Poi è vero che le munizioni usate sono illegali negli US, ma se le armi sono diffuse, il mercato nero facilmente permette di procurarsi anche il resto.
Chiudere canali come 4chan, dove peraltro è nato anche Anon - la cui cellula italiana l'altra notte ha polverizzato gli hackerini russi - non serve a molto: nel virtuale l'anonimato, e l'odio, prosperano, come si è scoperto su facebook, che nasconde i post "buoni" e ostenta quelli che fomentano l'odio perché fanno "vendere" meglio.

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