la politica del nulla

 L'ultimo governo, e tutto il circo politico, comprese le presunte opposizioni, confermano una terribile ignavia, un caparbio impietrire a non decidere granché. O meglio, nulla. 
A colpi di bonus, sussidi, senza andare a costruire niente di innovativo, efficace, che possa offrire soluzioni. Sanità, scuola, servizi sociali sono lasciati in balia delle onde, tra tagli atroci senza nemmeno far tesoro, come si sarebbe dovuto, della lezione del virus.
Povertà, e quindi malessere, crescono a dismisura. Non è un pour parler, nemmeno sfogarsi non sapendo cosa scrivere, no, qui c'è una siccità esistenziale.
Non ha cominciato meloni, ma conte, e gli altri non hanno fatto che acuire la mancanza di risposte forti, istituzionali, ai problemi. Vignette, passatismo, vestiti in tinta e qualsiasi altro pretesto valgono bene un glissando sui temi più urgenti. Il lavoro rimane uno sfruttamento unico, e nemmeno per tutti, per cui appare emblematica la protesta dei lavoratori della logistica Coop, da giorni in presidio per avere aumenti salariali.
Sì, la Coop, uno dei pilastri di una presunta sinistra. Che sfrutta i salariati, ai quali vengono date risposte come manganelli se non addirittura pallottole - anche se quella degli spari e dei bossoli nei pressi del magazzino di Pieve Emanuele non è sicuro fosse contro chi dice no al nulla. D'altronde, la vita costa sempre più cara, e non sono certo le elemosine urlate a risolvere lo sprofondare nella povertà.
I prezzi corrono, i supermercati non sono più affollati e avere una casa sicura è sempre più difficile.
Qui a Milano poi il Titanic è in prima visione e potrebbe divertire la diatriba su chi voglia veramente più polizia in giro, se non fosse che rapine, aggressioni e stupri diventano tremendamente frequenti. E ancora ne vedremo. Da mesi si paventa e parla di una bolla immobiliare. Soprattutto a Milano. Che sarà fisiologica, perché ormai qui gli immobili sono a prezzi schizofrenici.
Parlamento, governo, Regione, Comune, che faranno? Nulla. E ci sarà solo inflazione. Di odio.

Nessun commento:

Posta un commento