Il doppio omicidio di Giulia e del figlio prossimo a nascere ha scosso tantissimo tutti.
Quando è stata data la notizia della sua scomparsa, pensavo che se ne sarebbe parlato solo qui, a Milano e dintorni. E rabbrividivo perché lo scetticismo dei familiari su una fuga della ragazza era il primo di molti elementi di pessimismo. Già in rete, infatti, si sospettava il femminicidio e diversi commenti erano accusatori nei confronti di.. Quello lì.
La puntata di "Chi l'ha visto" sembrava correre contro il tempo, con Sciarelli che sperava ancora, continuando a ripetere che le indagini per omicidio non volevano dire nulla. Poi, proprio quella notte, la tragica verità: Giulia è stata uccisa. Col bimbo in grembo.
A distanza di giorni lo sgomento non diminuisce. Perché le donne vengono uccise ma stavolta è troppo. Giulia è bellissima, così giovane da sembrare una bimba, mamma che lavora e coraggiosa, perché alla sorella, ai suoceri, all'altra amante del partner, che le offrono di ospitarla, quella sera decide di affrontare quello lì, ma proprio dal "lurido" viene condannata al patibolo, distrutta in tutto ciò poteva desiderare. Non solo, il suo corpo subisce un vilipendio continuo, viene bruciato, sballottato di qua e di là prima di essere nascosto.
Nei primi cinque mesi del 2023 in Italia ci sono stati 39 femminicidi. E sembra crescere l'allarme per i possibili casi a venire.
Quali sono i segnali rivelatori del narcisista maligno?
Per quanto riguarda i rapporti di coppia, che poi sono i casi più
frequenti di manipolazione affettiva, fin dalle prime uscite il soggetto
metterà in atto tutta una serie di comportamenti “tipici”. Che iniziano
dalla seduzione, dal far credere alla vittima di aver incontrato la
persona migliore del mondo. Inizia poi l’aggressione all’autostima, con
svalutazioni volte a portare la vittima a pensare che non valga nulla
fuori dal legame con il narcisista.
Man mano che la frequentazione va avanti si assiste a comportamenti
via via sempre più gravi con l’obiettivo di portare l’altra persona a
dubitare di sé, del suo valore, della sua capacità di valutazione e di
scelta. Il manipolatore cerca di stringere il più rapidamente possibile
il legame affettivo perché è consapevole che più è profondo il rapporto,
più è in grado di esercitare il suo potere.
Roberta Bruzzone, Affaritaliani.it
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