gelo sugli homeless

 La notizia è già scomparsa dalla homepage di MilanoToday, forse perché imbarazza.

Eccone qui la schermata. Il Piano Freddo prevede cento posti in più per persone senza casa, di cui 50 nel mefitico mezzanino. Infatti, il comunicato sul sito del Comune è ancora più laconico, parla genericamente di posti che verranno creati successivamente. Sì, ma quando, quanti? Intanto, cento accoglienze sono un insulto di fronte alle migliaia di homeless di Milano. Che in maggioranza neanche ci vogliono andare, in dormitorio, come già detto in altri post. Ma quelli che almeno per l'inverno vorrebbero non rischiare la vita per strada?
Dal Comune viene risposto che ora si fanno più sforzi perché anni fa non esistevano posti in più in dormitorio, al di fuori del piano freddo. Va bene, ma quindi tutelare vite umane è, ancora una volta, una semplice questione di soldi? Per mano, poi, di una giunta di "sinistri"?
Proprio dall'ennesima incapacità di affrontare un problema cronico, viene un sospetto: non è che si voglia regalare la città alla coalizione di destra? Che peraltro, candidando personaggi inesistenti ha già ceduto, in passato, l'amministrazione del Comune agli avversari. Perché? Perché Milano è una città difficile da governare, ancora più di Roma, che al confronto è sterminata quanto a territorio, 1287 km2 contro i 181 meneghini. Milano è grande come l'Eur, ma dà troppi grattacapi. Alle destre interessa governare il paese e, da noi, la Regione. Ciò non toglie squallore al comportamento dei macellai dell'umanità, i politici, ma certo un assessoraccio non viene indiziato di concorso in omicidio se le persone muoiono per strada perché non vengono aiutate decentemente. 
Un paio di appunti anche a Milano Today: usare la parola clochard è un eufemismo, forse elegante ma inutile. E, ancora peggio, mostrare i visi degli homeless è calpestarli ancora una volta, che privacy vuoi che meritino? Infatti, la foto sopra è stata sfocata con l'aiuto di Gimp, tanto per non perpetuare uno dei tanti errori che si fanno coi più poveri del mondo, che sembrano non avere diritto a niente, ma proprio niente.

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